La complessità dei sintomi della fibromialgia prevede diversi approcci terapeutici a seconda della severità della patologia. Oggi esistono linee guida elaborate da società scientifiche internazionali, tuttavia non esiste una cura standard, efficace per tutti, anche se tendenzialmente si consiglia di arrivare all’intervento farmacologico dopo una fase ‘educativa’ del paziente e dopo l’attivazione di percorsi basati sull’attività fisica/aerobica. L’intervento farmacologico, finalizzato al controllo del dolore e alla tipologia dello stesso – nocicettivo o neuropatico - , deve essere successivo e soprattutto personalizzato. Si predilige, in generale, un approccio multimodale.
L’approccio multimodale
- Interventi non farmacologici: esercizio fisico, alimentazione, psicoterapia;
- Interventi farmacologici personalizzati e mirati alla riduzione dei sintomi principali, quindi dolore, stanchezza cronica, fibro-fog (stato di confusione e assenza di lucidità), disturbi del sonno e dell’umore, per cui non esiste un ‘unico’ farmaco. Per questo, dovendo il paziente assumerne diversi, si parla di poli-farmacoterapia. L’intervento farmacologico può prevedere l’uso di antidepressivi e anticonvulsivanti, miorilassanti, oppiodi, cannabinoidi e altre molecole che agiscono sul sistema nervoso centrale.
Intervento farmacologico
- Antidepressivi: non vengono utilizzati perché si ritiene che il dolore sia frutto e conseguenza di depressione, come per molto tempo si è ritenuto, ma perché aumentano i livelli di serotonina e noradrenalina, che regolano umore e dolore.
- Anticonvulsivanti: agiscono sul sistema nervoso centrale e periferico, regolano la percezione del dolore, soprattutto neuropatico.
- Oppiodi: non ci sono evidenze cliniche della loro efficacia, tuttavia pazienti con sintomatologia severa rispondono bene alle cure, che ne prevedono un’assunzione graduale.
- Cannabinoidi: il loro utilizzo è ancora in fase di studio. Considerandone l’effetto sedativo, alcune linee guida ne consigliano l’uso in pazienti con prevalenti disturbi del sonno.
Non esiste un trattamento farmacologico che va bene per tutti i pazienti affetti da fibromialgia. Tutte le linee guida consigliano di associare alla farmacoterapia l’esercizio fisico - considerato strategia terapeutica di prima scelta - e un approccio nutrizionale e psicologico. L’ottica è bio-psico-sociale.